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dimarts, de novembre 30, 2010

Barça divino - Mou umiliato


Barça divino - Mou umiliato
Barça incontenibile

I blaugrana vincono 5-0 il Clasico e tornano in vetta alla Liga. Real mai in partita, colpito da Xavi e Pedro nel primo tempo, due volte da Villa e da Jeffren nella ripresa. Nel finale espulso Sergio Ramos. Primo k.o. dell'anno per le merengues
BARCELLONA (Spagna), 29 novembre 2010 - La "manita", la cinquina, è umiliante e fa perdere la testa. Il Barcellona si conferma signore indiscusso della Liga, rifilando un 5-0 senza appello al Real Madrid nel Clasico con tutti gli occhi del mondo addosso. La squadra di Pep Guardiola (ormai signore della sfida più importante di Spagna che ha sempre vinto da quando guida il Barça) dà una lezione di calcio a quella di José Mourinho (mai vittorioso contro i blaugrana): talento cristallino, giocate spettacolari, un ritmo forsennato e un attacco letale che regalano ai blaugrana la vittoria più larga degli ultimi 16 anni nei confronti coi rivali di sempre. Colpiscono Xavi e Pedro nel primo tempo, due volte Villa nella ripresa, sempre ispirato da Messi, prima della cinquina firmata da Jeffren e del minuto di follia di Sergio Ramos, espulso. Cristiano Ronaldo è l'unico merengue che prova a combinare qualcosa (poco): Ozil è un fantasma che resta sul campo 45', Benzema (titolare al posto dell'infortunato Higuain) lo imita, Di Maria gira a vuoto e il centrocampo madrileno viene surclassato da quello blaugrana. A tutto questo si aggiunge anche la peggior prestazione di quella che, prima di questa partita, era la difesa meno battuta della Liga: ne esce fuori la prima sconfitta stagionale per la truppa di Mourinho, una batosta terribile da cui non sarà semplice riprendersi.


Il primo gol di Xavi. Ap show blaugrana — Nonostante la pioggia battente, lo spettacolo comincia subito. Ed è solo merito del Barcellona, con i tre attaccanti che si scambiano continuamente la posizione facendo ammattire la difesa del Real, e il duo Xavi-Iniesta in forma Mondiale. Messi apre il conto delle occasioni al 5', quando manda un colpo di biliardo mancino da posizione impossibile a stamparsi sul palo. Il gol arriva al 10': Iniesta inventa un assist da sogno per liberare Xavi davanti a Casillas, Marcelo in scivolata manca l'intervento alla disperata e il centrocampista blaugrana può controllare di tacco e far esplodere il Camp Nou. La reazione della truppa di Mou passa per i piedi di Cristiano Ronaldo, che al 14' prova a smarcare Benzema che però viene anticipato all'ultimo istante da Abidal. Il Barça invece non sbaglia poco più tardi: Villa centra un pallone dalla sinistra, la deviazione di Sergio Ramos rende impossibile la parata di Casillas e Pedro sulla linea di porta firma il 2-0. Il Barça rifiata col possesso palla (59% al 45'), pronto a colpire in contropiede. Il Real riordina le idee ma può contare solo sul nervoso Ronaldo (che spinge addirittura Guardiola, rimediando un giallo), visto che gli altri assi fanno da spettatori non paganti. Messi è ispirato ma chiude il tempo simulando di aver preso una gomitata in faccia da Carvalho: ammonito.


David Villa, 29 anni, 8 gol nella Liga. Reuters villa suona due volte — Mourinho riparte con Diarra a centrocampo al posto del fantasma di Ozil per mettere più pressione a Xavi. Ma la mossa non dà frutti, perché il Barcellona riparte col piede sull'accelleratore. Villa e Xavi perdonano Casillas due volte nei primi sette minuti, ma la difesa delle merengues sembra quella allegra di prima dell'arrivo di Mou e il Barça negli spazi va a nozze. Messi al 10' lancia Villa sul filo del fuorigioco e l'ex Valencia firma il gol dell'inatteso 3-0. Il Real sembra un pugile suonato che viene spedito al tappeto senza più possibilità di rialzarsi appena tre minuti dopo: Messi a centrocampo apre con una palla fantastica il contropiede di Villa, che si presenta solo davanti a Casillas e lo fredda con un tocco di esterno destro. Per il numero 7 è l'ottavo gol stagionale nella Liga, per il Real un baratro dal quale risalire è impossibile.

l'umiliazione — E le merengues non risalgono, anzi affondano. Rischiano la cinquina quando entra Bojan (alla mezz'ora al posto di Villa) che in due minuti sfiora per due volte la rete. Poi al 46' arriva il quinto gol, firmato da Jeffren su grande assist di Bojan. E Sergio Ramos, responsabile dell'ultima rete, perde la testa: al 47' stende Messi con un fallaccio che gli costa il rosso, poi tira una manata in faccia a Puyol e uno schiaffo a Xavi. Per il Madrid un'umiliazione pesantissima, considerando anche gli 8 cartellini gialli (compresi quelli ai diffidati Pepe e Carvalho che sabato salteranno la sfida col Valencia lasciando Mourinho senza difesa): in un colpo solo ha perso la faccia, l'imbattibilità esterna che durava dal 16 gennaio e il primato nella Liga (ora comandano i blaugrana, 34 punti contro 32 dopo 13 giornate). Ma contro questo Barcellona non c'era niente da fare.

Davide Chinellato
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