Guardiola: "Mazzata per chi perde"
Real-Barça senza Ibra e Kakà
Domani alle 22 super-sfida al Bernabeu: fuori lo svedese e il brasiliano. Il tecnico dei catalani: "Decisiva più per uil morale che per la classifica, noi andremo a Madrid per attaccare". Pellegrini: "Non ho paura di Messi"
Domani alle 22 super-sfida al Bernabeu: fuori lo svedese e il brasiliano. Il tecnico dei catalani: "Decisiva più per uil morale che per la classifica, noi andremo a Madrid per attaccare". Pellegrini: "Non ho paura di Messi"
MADRID (Spagna), 9 aprile 2010 - Domani sera alle 22 va in scena al Bernabeu la super-sfida tra Real Madrid e Barcellona, "el partido del milenio", come la definiscono i giornali spagnoli, il match che molto probabilmente si rivelerà decisivo per l'assegnazione del titolo della Liga. Una sfida stellare che vede protagonisti, tra gli altri, Cristiano Ronaldo e Messi. Ma alla vigilia della sfida saltano già due grandi nomi, quelli di Zlatan Ibrahimovic e di Kakà. Già assente in Champions contro l'Arsenal, nel match di ritorno dei quarti, lo svedese non è stato convocato da Guardiola per i postumi del problema muscolare patito sabato. Kakà, invece, non ha recuperato dalla contrattura all'adduttore della coscia sinistra che gli ha già fatto saltare parecchie partite.
CORAGGIO PEP — "La sfida con il Real Madrid non è una finale ma va giocata come se lo fosse, chi perde avrà un duro colpo". L'allenatore del Barcellona Pep Guardiola promette copme al solito una partita offensiva. "Al Bernabèu devi essere molto audace, devi osare. Andremo a Madrid per fare la partita e non subire gli avversari. Abbiamo la possibilitá di tornare a vincere la Liga e ce la giocheremo fino alla fine. Quando terminerá la sfida voglio avere delle belle sensazioni, e poter dire di aver visto il vero Barca. Ho ben chiaro come voglio che giochi la mia squadra". Un anno fa, al Bernabeu, il Barcellona diede una lezione di calcio al Real con un 6-2 tennistico. "Quelle cose accadono una volta nella vita, non di più. Il Real al Bernabèu fa grandi partite. Li ho visti e mi hanno impressionato, sono una squadra di un livello enorme, fatta per competere per la Champions e la Liga". Nota dolente l'assenza di Zlatan Ibrahimovic. "È un giocatore molto importante per noi. Abbiamo fatto tutti i tentativi per averlo, ma non sta bene, e semplicemente non ci sará. Messi? Non si sente al massimo ma lui sta bene, come il resto della squadra".
FIDUCIA PELLEGRINI — "Il Barcellona è un'ottima squadra, ma io non ho paura di nessuno". Manuel Pellegrini gonfia il petto alla vigilia del clasico. "Mi aspetto una partita molto aperta. Si affrontano due squadre diverse, che praticano un gioco differente ma efficace". La sfida di domani, chiarisce, non è un duello tra Leo Messi e Cristiano Ronaldo. "La partita non dipenderá da ciò che fará Messi. Dipenderá da ciò che faremo noi rispetto al Barcellona. Il calcio è uno sport collettivo, nel quale le individualitá fanno la differenza". Inutile provare a stuzzicare il tecnico con la domanda su chi è più forte tra Messi e Ronaldo. "Si tratta di calciatori diversi. Sono molto importanti per le rispettive squadre, questo è ovvio. Comunque la Liga non finisce domani: ci sono altre 7 partite e altri 21 punti, noi e il Barcellona dobbiamo affrontare rivali temibili. Il clasico è importantissimo, ma il vincitore sbaglierebbe a sentirsi campione".
Gasport
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CORAGGIO PEP — "La sfida con il Real Madrid non è una finale ma va giocata come se lo fosse, chi perde avrà un duro colpo". L'allenatore del Barcellona Pep Guardiola promette copme al solito una partita offensiva. "Al Bernabèu devi essere molto audace, devi osare. Andremo a Madrid per fare la partita e non subire gli avversari. Abbiamo la possibilitá di tornare a vincere la Liga e ce la giocheremo fino alla fine. Quando terminerá la sfida voglio avere delle belle sensazioni, e poter dire di aver visto il vero Barca. Ho ben chiaro come voglio che giochi la mia squadra". Un anno fa, al Bernabeu, il Barcellona diede una lezione di calcio al Real con un 6-2 tennistico. "Quelle cose accadono una volta nella vita, non di più. Il Real al Bernabèu fa grandi partite. Li ho visti e mi hanno impressionato, sono una squadra di un livello enorme, fatta per competere per la Champions e la Liga". Nota dolente l'assenza di Zlatan Ibrahimovic. "È un giocatore molto importante per noi. Abbiamo fatto tutti i tentativi per averlo, ma non sta bene, e semplicemente non ci sará. Messi? Non si sente al massimo ma lui sta bene, come il resto della squadra".
FIDUCIA PELLEGRINI — "Il Barcellona è un'ottima squadra, ma io non ho paura di nessuno". Manuel Pellegrini gonfia il petto alla vigilia del clasico. "Mi aspetto una partita molto aperta. Si affrontano due squadre diverse, che praticano un gioco differente ma efficace". La sfida di domani, chiarisce, non è un duello tra Leo Messi e Cristiano Ronaldo. "La partita non dipenderá da ciò che fará Messi. Dipenderá da ciò che faremo noi rispetto al Barcellona. Il calcio è uno sport collettivo, nel quale le individualitá fanno la differenza". Inutile provare a stuzzicare il tecnico con la domanda su chi è più forte tra Messi e Ronaldo. "Si tratta di calciatori diversi. Sono molto importanti per le rispettive squadre, questo è ovvio. Comunque la Liga non finisce domani: ci sono altre 7 partite e altri 21 punti, noi e il Barcellona dobbiamo affrontare rivali temibili. Il clasico è importantissimo, ma il vincitore sbaglierebbe a sentirsi campione".
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