Barça, che rimonta al Valencia
Barça, che rimonta al Valencia
Ora in campo il Real Madrid
Anticipi del 7° turno della Liga: i blaugrana vanno sotto e rischiano di subire il secondo gol, ma rispondono alla grande nella ripresa con Iniesta e Puyol agganciando (per ora) gli uomini di Emery in vetta. Blancos a Malaga per andare in testa
"Remuntada": termine magico che i tifosi del Barcellona hanno rispolverato nell'ultima semifinale di Champions contro l'Inter. Impresa fallita, allora. Stasera, altra "remuntada", dal peso specifico diverso, contro il Valencia: da 0-1 a 2-1. Tre punti d'oro per i blaugrana, che in attesa del Real Madrid impegnato a Malaga alle 22 si siedono in poltrona in vetta alla Liga, insieme proprio al Valencia. Nell'altro anticipo di giornata l'Atletico Madrid ha battuto il Getafe per 2-0.
barcellona-valencia 2-1 — Una grande squadra è tale per mille motivi. Uno di questi è la capacità di reagire quando si trova ampiamente con le spalle al muro. Il Barcellona è l'emblema della grande squadra e lo dimostra anche stavolta: sotto 1-0 con il Valencia, capolista rampante della Liga, torna in campo dopo l'intervallo e ribalta la partita in venti minuti con i gol dei suoi veri uomini-simbolo: Iniesta e Puyol (due assist di Xavi). Un 2-1 che significa aggancio (per dire se sarà in vetta c'è da aspettare il Real Madrid, impegnato a Malaga) e un chiaro segnale, dal Camp Nou: "per portare a casa la Liga bisogna batterci". E nel primo tempo, però, il Valencia sembrava sulla buona strada: difficile ricordare un Barça dominato nel possesso palla e nelle occasioni da gol in casa. Eppure la squadra di Emery controlla a piacimento, e va in vantaggio con un'azione alla Barcellona; uno-due Banega-Mathieu e cross al centro per Pablo Hernandez, che col piattone fulmina Valdes. Un Valdes che di lì a poco si supera per respingere un tiro a colpo sicuro dal dischetto di Fernandes. Fischia il Camp Nou, all'intervallo, ma ad inizio ripresa cambia la musica. Ed è sinfonia quando il triangolo tra Xavi e Iniesta manda il match-winner della finale mondiale a battere Cesar. Il Barcellona si scrolla di dosso i fantasmi e torna a comandare nonostante un Messi a luci alterne. Ancora Xavi sale in cattedra e da corner pennella per i riccioli di Puyol, che svetta e di testa la mette all'incrocio: sorpasso servito. Villa potrebbe segnare il gol dell'ex ma a tu per tu con Cesar gli va a sbattere contro; una maledizione per lui, a cui già poco prima il portiere aveva negato la rete con un tuffo prodigioso su suo colpo di testa. Di là il Valencia si spegne e non riesce più a reagire. Per ora non è ancora una grande squadra.
La Gazzetta dello Sport.it
Anticipi del 7° turno della Liga: i blaugrana vanno sotto e rischiano di subire il secondo gol, ma rispondono alla grande nella ripresa con Iniesta e Puyol agganciando (per ora) gli uomini di Emery in vetta. Blancos a Malaga per andare in testa
"Remuntada": termine magico che i tifosi del Barcellona hanno rispolverato nell'ultima semifinale di Champions contro l'Inter. Impresa fallita, allora. Stasera, altra "remuntada", dal peso specifico diverso, contro il Valencia: da 0-1 a 2-1. Tre punti d'oro per i blaugrana, che in attesa del Real Madrid impegnato a Malaga alle 22 si siedono in poltrona in vetta alla Liga, insieme proprio al Valencia. Nell'altro anticipo di giornata l'Atletico Madrid ha battuto il Getafe per 2-0.
barcellona-valencia 2-1 — Una grande squadra è tale per mille motivi. Uno di questi è la capacità di reagire quando si trova ampiamente con le spalle al muro. Il Barcellona è l'emblema della grande squadra e lo dimostra anche stavolta: sotto 1-0 con il Valencia, capolista rampante della Liga, torna in campo dopo l'intervallo e ribalta la partita in venti minuti con i gol dei suoi veri uomini-simbolo: Iniesta e Puyol (due assist di Xavi). Un 2-1 che significa aggancio (per dire se sarà in vetta c'è da aspettare il Real Madrid, impegnato a Malaga) e un chiaro segnale, dal Camp Nou: "per portare a casa la Liga bisogna batterci". E nel primo tempo, però, il Valencia sembrava sulla buona strada: difficile ricordare un Barça dominato nel possesso palla e nelle occasioni da gol in casa. Eppure la squadra di Emery controlla a piacimento, e va in vantaggio con un'azione alla Barcellona; uno-due Banega-Mathieu e cross al centro per Pablo Hernandez, che col piattone fulmina Valdes. Un Valdes che di lì a poco si supera per respingere un tiro a colpo sicuro dal dischetto di Fernandes. Fischia il Camp Nou, all'intervallo, ma ad inizio ripresa cambia la musica. Ed è sinfonia quando il triangolo tra Xavi e Iniesta manda il match-winner della finale mondiale a battere Cesar. Il Barcellona si scrolla di dosso i fantasmi e torna a comandare nonostante un Messi a luci alterne. Ancora Xavi sale in cattedra e da corner pennella per i riccioli di Puyol, che svetta e di testa la mette all'incrocio: sorpasso servito. Villa potrebbe segnare il gol dell'ex ma a tu per tu con Cesar gli va a sbattere contro; una maledizione per lui, a cui già poco prima il portiere aveva negato la rete con un tuffo prodigioso su suo colpo di testa. Di là il Valencia si spegne e non riesce più a reagire. Per ora non è ancora una grande squadra.
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