Penya Barcelonista de Lisboa

diumenge, de desembre 14, 2008

Barça irresistibile nel finale, Real sconfitto al Camp Nou


Barça irresistibile nel finale, Real sconfitto al Camp Nou

Il Real Madrid sopravvive 83 minuti. Con dignità, coraggio e tanto, tanto orgoglio. Poi, però, si inchina a una squadra più forte: il Barcellona di Guardiola. Dopo tre anni di digiuno, il Clasico del calcio spagnolo torna a colorarsi di blaugrana: nell'anticipo della 15ª giornata della Liga, il Barcellona batte 2-0 il Real Madrid e vola via in vetta alla Liga, con 12 punti di vantaggio sugli eterni rivali. Il Valencia, oggi vittorioso per 2-1 sull'Espanyol, è momentaneamente secondo a -8. Prima del Real, ci sono anche Villarreal (-9) e Siviglia (-11), impegnate domani.

MESSI MALTRATATTO

Il primo tempo del Camp Nou doveva dare subito la prima risposta: mattanza sportiva o sfida equilibrata? Ebbene, chi si aspettava un Real Madrid travolto dalla furia blaugrana rimane deluso: i blancos tengono duro, sopravvivono alla mareggiata dei primi venti minuti e poi mettono il naso fuori, sfiorando anche il gol. Il Barça parte fortissimo con gli slalom e i tiri di Messi, sul quale piovono pedate madridiste che fruttano ammonizioni a Ramos e Drenthe. Oltre all'argentino, ci provano anche Henry e Abidal, ma nel primo caso il pallone sfiora il palo e nel secondo è bravissimo Metzelder, attento partner di uno straordinario Cannavaro al centro della difesa. Dall'altra parte, Sneijder scalda le mani a Valdes.

DRENTHE SCIUPONE

I catalani vedono raddoppiata o triplicata la marcatura sulle loro stelle quando entrano in possesso di palla, dunque provano soluzioni tattiche differenti e si affidano alle percussioni centrali di Puyol e Toure, liberi di avanzare palla al piede fino al limite dell'area. Chi fa la differenza è Daniel Alves, che sulla destra dà vita a un duello appassionante con Drenthe: il brasiliano è devastante quando avanza e combina con Messi, ma da un suo intervento difensivo approssimativo nasce la migliore occasione del primo tempo. E' Drenthe a presentarsi solo davanti a Valdes: l'olandese potrebbe fare qualsiasi cosa, ma sceglie la peggiore e spara addosso al portiere in uscita disperata. Proprio quando il Real sembra prendere confidenza, con Gago e e Guti un po' più sicuri di Gudjohnsen in mezzo al campo, ecco un altro problema: per l'ennesima volta si fa male Sneijder. Ci si aspetterebbe l'ingresso in campo di Van der Vaart, o almeno di Javi Garcia, viste le tante assenze. Macché: Juande Ramos stupisce tutti e fa esordire nella Liga il giovanissimo "canterano" Palanca. E si arriva alla pausa senza gol.

MONUMENTALE CASILLAS

In avvio di ripresa, sarebbe lecito attendersi una pressione accentuata del Barcellona, invece il Real ha il coraggio e l'intelligenza di partire forte, sorprendendo gli avversari. Nel primo quarto d'ora non accade nulla di straordinario, ma i blancos danno l'impressione di credere nell'impresa e il Barça attacca sì, ma con prudenza. A metà del secondo tempo, la partita arriva a una svolta: Salgado conferma il suo declino macchiandosi di una sciocchezza clamorosa, un inutile placcaggio in area su Busquets che viene punito col rigore. E qui Casillas dimostra di essere uno dei migliori portieri al mondo: reduce da prestazioni non impeccabili, in condizioni fisiche precarie, si distende e para il tiro dal dischetto di Eto'o. Per poi ripetersi, due minuti più tardi, con un tuffo prodigioso che nega al camerunese il riscatto.

ETO'O E MESSI

Scampato il pericolo, il Real torna a farsi vedere in avanti, niente meno che con Palanca: bravo Valdes a infrangere il sogno del ragazzo madridista con un intervento in uscita. Juande Ramos, però, fa l'errore di togliere Guti per inserire Javi Garcia. Guti non stava certo brillando, ma un cambio del genere fa automaticamente arretrare il Real Madrid. E così, alla fine, il gol del Barcellona arriva al minuto 38': corner di Xavi, sponda aerea di capitan Puyol e deviazione decisiva di Eto'o. Il Real non ha più forza né armi offensive, gli ultimi minuti servono solo a completare la festa blaugrana. E la ciliegina sulla torta la mette Messi, che in pieno recupero si presenta solo davanti a Casillas e lo beffa con un pallonetto. Cannavaro che non si arrende e prova invano a evitare il raddoppio, franando rovinosamente contro il palo, è l'ultima immagine della partita. E fotografa meglio di ogni parola la situazione della Liga: il Barça se ne va in trionfo, il Real Madrid si arrende con onore.