Penya Barcelonista de Lisboa

dijous, d’abril 09, 2009

Messi e il Barça sublime


Messi e il Barça sublime - Bayern distrutto: 4-0

Meraviglioso primo tempo dei blaugrana, che chiudono il discorso qualificazione con i gol dell'argentino (doppietta), Eto'o e Henry. Proteste ed espulsione per Guardiola dopo un rigore negato al Barça. Disastrosa serata per i tedeschi

Travolgente Barcellona: quattro gol in 35 minuti. Messi (2), Eto'o e Henry mettono la bandiera blaugrana sulle semifinali esaltando gli oltre 90mila spettatori del Camp Nou. Espulso Guardiola per proteste dopo un rigore non concesso all'argentino. Serata da dimenticare per Oddo e Toni, in campo con il lutto al braccio per le vittime del terremoto in Abruzzo.
SUBLIME - Il primo tempo è una mortificante esibizione di superiorità. Non c'è un solo passaggio a fluire senza uno scopo preciso da Puyol a Henry, passando per i tre tenori di centrocampo. Il Bayern è disposto male, offre il fianco invece di compattarsi quando la palla viaggia da un fronte all'altro. C'è talmente tanto spazio tra le linee che in 12 minuti Eto'o e Messi aprono il corridoio verso la porta due volte. Sono Henry e lo stesso camerunese a finalizzare la trama scattando alle spalle del difensore centrale chiudendo il diagonale come un assolo di un travolgente pezzo rock.
IN BALIA DEL VENTO - Dodici minuti dicevamo. Come finire all'inferno con la speranza di poterne uscire. In fondo, se guidi la squadra di Toni, Ribery, Schweisteiger e Van Bommel, fai bene a crederci. Ma la realtà è durissima quando il Camp Nou si fa terra di Messi. Klinsmann, con tutte le attenuanti del caso dettate dalle assenze di Lucio, Klose e Van Buyten, incassa altri due colpi mortali e altrettanti riesce a schivarli. Il rigore non concesso a Messi per fallo di Lell manda Guardiola su tutte le furie e poco dopo in tribuna, espulso. E in un certo senso incattivisce la Pulce, che infila in spaccata il 3-0 sull'imbeccata di Henry e ispira il 4-0 di Henry con una danza interrotta dalla gomitata da sicario di Van Bommel, ignorata dal pessimo Webb. Quarantacinque minuti, più quattro di recupero, come un ciclone. Con il Bayern nell'occhio, in balia del vento.
CONTROLLO - Ottl al posto di Altintop dopo l'intervallo rappresenta a conti fatti nè un argine alla piena blaugrana nè un grimaldello per spaccare la corazza attorno a Valdes. A ritmi lievemente inferiori, lo spartito eseguito è sempre lo stesso. Messi costringe Butt ad alzare sulla traversa, Iniesta sfiora il pokerissimo dopo aver saltato due difensori. Per i tedeschi c'è solo una chance, con Ze Roberto a 20' dalla fine, annullata da Puyol con un salvataggio preciso a un paio di metri dalla porta. Una goccia nel mare di una serata disastrosa, senza uno straccio di cross per Toni nè un moto d'orgoglio al cospetto della squadra perfetta. Quella di Guardiola.
Antonino Morici - La Gazzetta dello Sport.it